Cistite, dolore, ansia da 20 anni, poi finalmente la diagnosi e la terapia
E’ trascorso un anno dal mio primo incontro con la dott.ssa Malaguti e il Dott. Lamarche. Desidero scrivere del mio dolore pelvico cronico per metabolizzare io stessa questo periodo di dolore fisico e non solo, ma soprattutto affinché possa essere d’aiuto a chi si riconosce in questo mio vissuto. Premetto che il mio percorso non è terminato ma la qualità della mia vita è migliorata, mi sono riappropriata della mia quotidianità nella consapevolezza che il dolore torna, ma circoscritto al solo coccige.

L’ansia non si associa più al dolore perchè ho gli strumenti per contrastarlo. Ho una diagnosi e l’obiettivo di ridurre i farmaci lavorando sulla postura.
Ho 58 anni. La mia storia risale a circa 20 anni fa con episodi di sindrome cistica, diagnosi mai confermata da indagini cliniche. Assumevo antibiotici in gran quantità. Dal 2000 in poi tali sintomi si presentavano sempre più ricorrenti ed acuti e si accompagnavano ad un senso di nausea che percepivo in modo predominante rispetto al dolore stesso. In questo periodo il dolore si diffonde su tutto il piano pelvico.
Seguono numerosissime indagini prescritte da vari specialisti: ginecologo, gastroenterologo, urologo, neurochirurgo e proctologo che escludono patologie organiche locali. Nessuna diagnosi. Il dubbio che non fosse solo un problema fisico era nell’aria e cominciavo a crederci anch’io. Perdevo peso e al dolore si associava ansia e paura. Ero esausta, debole nel corpo e nella mente. Nel 2013, dopo un ricovero, finalmente una diagnosi: neurite del nervo pudendo.
Per 3 mesi, con l’assunzione di Lyrica ebbi un benessere che mi riportò quasi alla normalitá. Alla graduale riduzione della terapia ripiombai nell’incubo: dolore/ansia/antidolorifici e graduale aumento della terapia farmacologica, di nuovo perdita di peso. In questa situazione mi presentai la prima volta presso lo studio Malaguti Lamarche. Finalmente due specialisti che nello stesso momento analizzavano la mia situazione clinica sulla base di vecchi e nuovi esami da loro prescritti.
Conoscevano il mio dolore. Dopo tanto vagare mi sentivo capita e incoraggiata. Presso lo studio stesso ho seguito un programma personalizzato di fisioterapia e rieducazione pelvi posturale. Un lavoro importante per predispormi agli esercizi che ora eseguo autonomamente e quotidianamente, ma importante anche per la percezione che ora ho del mio corpo.
Questi incontri sono stati anche momento di confronto con altre persone con la mia stessa sofferenza. Un anno fa ero in una situazione invalidante pensavo che non ne sarei mai uscita. Ora, grazie al parziale (ma non meno importante) risultato, ogni mattina mi ricarico per continuare a credere che potrò stare ancora meglio.
Marinella Cortinovis