Come ormai sanno bene i nostri pazienti, il dolore pelvico cronico è una sindrome complessa che proprio in virtù di questa sua caratteristica necessita di un nuovo approccio multidisciplinare di medicina funzionale ed integrata sia per quanto riguarda la diagnosi sia per quanto riguarda la cura. Serve, insomma, un medico della pelvi, una definizione che non si riferisce strettamente a una definizione medica ma a una diversa prospettiva diagnostica e terapeutica: la medicina funzionale ed integrata. Questo per accorciare i tempi delle diagnosi che in molti casi si aggirano anche sugli 8 anni, e per aumentare le possibilità di guarigione e di ritorno ad una migliore qualità della vita.
Le sindromi, infatti, a differenza delle patologie si manifestano come un complesso insieme di sintomi, afferenti a diversi organi e apparati, spesso difficili da mettere in connessione e per questo da diagnosticare. Al Centro della Pelvi Malaguti Lamarche con la prima visita, il nostro team di medicina funzionale ed integrata indaga subito per comprendere se il paziente potrebbe essere affetto da dolore pelvico cronico.
Il caso più comune riguarda pazienti che manifestano un particolare sintomo in relazione all’anatomia della pelvi. Per esempio, una cistite ricorrente per le donne, oppure una prostatite che non passa dopo vari cicli di antibiotico per gli uomini.
Dolore pelvico cronico: la necessità di una diagnosi certa
Questi pazienti, in primo luogo, si rivolgono al proprio medico di base, che prescrive esami delle urine o specifici per identificare l’eventuale presenza di batteri che possono giustificare l’infiammazione in corso. Spesso il medico di base si avvale poi della collaborazione di medici specialisti, rimandando a loro ulteriori approfondimenti diagnostici e visite specialistiche e ritardando ancora di più una diagnosi certa.
Il medico specialista, molto ferrato nel suo campo, si prodiga, dunque, a fare un’anamnesi completa del paziente, cercando di indagare il sintomo nel suo complesso per capire come guarirlo. Per la nostra esperienza, però, concentrarsi sul singolo apparato di competenza dello specialista non è risolutivo. È più che comune che l’urologo si concentri sull’apparato urinario, il ginecologo sull’apparato riproduttore femminile, l’andrologo per quello maschile; il gastroenterologo sull’apparato digerente ed escretorio.
Anatomia della pelvi: un labirinto
La sindrome del dolore pelvico cronico, però, coinvolge molti apparati e organi: l’anatomia della pelvi è complessa, poiché non stiamo parlando di un organo, ma di un vero e proprio universo con un labirinto di muscoli, nervi, organi e funzioni intercorrelati fra di loro.
Limitarsi a studiare e analizzare un solo organo o apparato non basta: per questo motivo negli ultimi vent’anni abbiamo messo a punto il metodo Malaguti Lamarche, un approccio di medicina funzionale ed integrata che ci consente di valutare la funzionalità di tutti gli organi e apparati che potenzialmente possono provocare il dolore o la disfunzione per cui il paziente soffre.
Esiste un retaggio culturale che si riflette in un’impostazione medica tradizionale e che spesso porta a considerare il corpo umano come un puzzle di aree distinte fra loro: gli apparati e gli organi. Ma proprio perché si tratta di un puzzle occorre una visione che non si fermi ai frammenti ma li metta in relazione. Il corpo umano è fatto anche di tessuto connettivo, muscoli, tendini e nervi, che collegano gli apparati fra di loro. Queste interconnesioni e funzioni che sostengono il corpo e lo rendono una macchina perfetta talvolta possono subire un rallentamento o essere soggette ad un disequilibrio.
Compito della medicina funzionale ed integrata è valutare lo stato di salute generale del corpo umano, non fermandosi al sintomo e all’organo in cui il sintomo è percepito, ma indagando a fondo la causa che può aver provocato quel dolore o quella disfunzione.
Dolore pelvico cronico: riconoscere i sintomi per
Una disfunzione a livello pelvico provoca dolore magari in un punto preciso del corpo, ma può essere causata da una problematica in un’altra area del corpo. Gli esempi sono molteplici. Sapete che esiste una forma di emicrania causato da problemi gastrointestinali?
Riconoscere i sintomi è il primo passo verso la cura del dolore pelvico cronico. Un mal di testa che si presenta di frequente, magari dopo pranzo. Il paziente, da solo, fatica a mettere in relazione la cefalea con una stipsi frequente o con il reflusso esofageo di cui soffre ma di cui non pensa di dover parlare con il neurologo che lo sta visitando proprio per il mal di testa. Il medico della pelvi, invece, grazie alla propria esperienza, saprà fare le giuste domande al paziente che manifesta un’emicrania e che magari fatica ad evacuare.
Dopo la diagnosi l’approccio integrato è fondamentale anche per la cura, poiché non servirà prendere dei farmaci contro il mal di testa per guarire, ma occorrerà modificare lo stile di vita per risolvere il problema di stipsi che è causa dell’emicrania. Il percorso di guarigione è personalizzato e calibrato sulle esigenze del singolo paziente. Ed è anche la ragione per cui è impossibile stabilire a priori né tantomeno ipotizzare il numero di sedute necessarie o il costo dei trattamenti. Ogni paziente è unico e noi siamo pronti ad accogliere la sua unicità, sia nella manifestazione dolorosa sia nel percorso che porterà a superarla.