Con l’avvento di internet, e ancor di più con la diffusione dei social media, la sacrosanta libertà di parola viene troppo spesso scambiata per libertà di diffamazione, turpiloquio e diffusione di fake news.
Ad essere colpite sono anche le recensioni on line di aziende e servizi, che si sono trasformate nel passaparola privilegiato a cui affidarsi per scegliere dove andare a cena o in vacanza, cosa acquistare in un negozio, e così via (e già qui, albergatori e ristoratori avrebbero moltissimo da dire). Ma la cosa più grave è che l’appiattimento informativo della Rete mette sullo stesso piano e con le stesse dinamiche anche le recensioni che riguardano servizi di natura più complessa, dove per esprimere un’opinione valida occorrerebbero conoscenze di settore approfondite: studi legali o di commercialisti, fornitori di servizi finanziari e persino medici!
Le recensioni online di medici in particolare sono occasioni ghiotte per i “leoni da tastiera” per insultare il prossimo e screditare il lavoro altrui, magari anche solo per sentito dire. E purtroppo queste recensioni non ricevono ancora un adeguato filtro di verifica da parte delle piattaforme. Anche i profili social e Google di Malaguti Lamarche spesso ne sono vittima. Ci è capitato di ricevere recensioni negative persino da utenti che non erano mai stati nostri pazienti!
In questo postblog vogliamo riassumere le principali critiche che ci sono state mosse da questo tipo di recensioni e le relative risposte.
“Le terapie sono troppo lunghe”
Trattare il dolore pelvico cronico è difficile proprio perché spesso non basta prendere una pillola per far passare il dolore: serve innanzitutto capire qual è la reale causa di quel dolore solo così si potrà intervenire in maniera risolutiva. E l’unico metodo che funziona, per nostra esperienza, è un approccio multidisciplinare e integrato.
Poi è necessario stabilire un percorso terapeutico in cui il paziente deve mettersi in gioco in prima persona, compiendo gli esercizi e modificando il proprio stile di vita. Un processo lungo, a volte sfidante, ma che produce risultati reali e duraturi nel tempo. Ecco perché abbiamo così tanti pazienti soddisfatti.
“La vostra specializzazione medica non è chiara”
Una critica comprensibile, considerando che il nostro approccio di medicina funzionale è ancora “nuovo” per il pubblico italiano, abituato a rivolgersi al medico specialista che visita il paziente e ricerca una soluzione al problema nella sua area di competenza (urologia, cardiologia, etc.). A volte ci prescrive esami diagnostici più approfonditi per indagare un organo particolare o un apparato, altre volte ci consiglia di farci visitare da un altro specialista. Questo processo segue una logica che mette al centro l’organo (l’hardware) e non considera il funzionamento del corpo (il software) nella sua complessità. Quando il nervo che si dirama dalle nostre vertebre sacrali giunge nella zona pelvica, non sa di essere appena entrato nel “territorio” di un altro specialista e nemmeno sa di aver assunto un nuovo nome (nervo pudendo): se si infiamma, semplicemente, fa male.
Quasi tutti i nostri pazienti provengono da altri specialisti che non sono riusciti a risolvere il problema, proprio perché si sono limitati a guardare nel loro “pezzetto” di competenza senza applicare una visione a 360 gradi che parta dal paziente e dal suo disagio. Ed è precisamente questo l’approccio funzionale che applichiamo al Centro della Pelvi. Non si tratta di fare un’anamnesi per escludere questa o quella patologia, ma instaurare un dialogo aperto affinché il paziente sia in grado di spiegarci cosa sente, dove, da quanto tempo, e cosa questo comporta dal punto di vista fisico, psicologico e sociologico. Perché il dolore pelvico cronico ha delle ripercussioni psico sociali non trascurabili.
“Le testimonianze sul vostro sito non sono credibili. È ovvio che inserite solo quelle positive.”
Dubbio legittimo, lo ammettiamo. Ma le testimonianze sul nostro sito sono reali. Si tratta di ex pazienti che raccontano la loro esperienza: sulle piattaforme online non c’è mai certezza dell’identità di chi ha scritto una recensione. Quindi, sì, potreste trovare opinioni negative ma… saranno vere, e quindi affidabili? Inoltre, le recensioni su Facebook o su Google spesso si fermano a poche frasi vaghe o semplici “stelline”; le testimonianze dei pazienti del centro Malaguti Lamarche presenti su questo sito raccontano il loro percorso di guarigione, di come sono riusciti a esprimere il proprio disagio, il primo passo per comprenderne l’origine e come si è giunti a una terapia personalizzata. In pratica: tutte le informazioni davvero utili a valutare se può valere la pena fissare un appuntamento al Centro della Pelvi o meno. Provate a dare un’occhiata!
“Siete troppo cari”
E veniamo all’argomento costi! È vero, purtroppo: le visite specialistiche e gli esami diagnostici sono costosi se paragonati al sistema sanitario nazionale, ma sono spesso l’unico metodo per avere una diagnosi certa in tempi accettabili e un adeguato follow-up medico. Nel caso delle patologie pelviche correlate al dolore pelvico cronico i lunghi tempi di attesa si trasformano in un calvario, proprio perché il sistema non ha ancora abbracciato completamente l’approccio della medicina funzionale: si comincia con diverse medicine (spesso inutili), poi arrivano nuove visite con altri dottori, in un peregrinare che sembra non dover mai giungere ad una conclusione.
Nel frattempo, il dolore continua e in alcuni casi peggiora: il dolore pelvico cronico ha delle ripercussioni psico sociali non trascurabili. E allora, chiediamoci: quanto vale la nostra salute? Quanto vale un percorso di guarigione che possa portarmi a risolvere veramente il problema? E soprattutto: quanto valgono il tempo, il denaro e le energie che abbiamo perso in questa strada senza uscita, anche in termini di cali di rendimento sul lavoro, occasioni sociali perse, ansia e frustrazione?
“Non avete un listino prezzi?”
Al Centro della Pelvi non esiste un listino prezzi perché non esistono terapie standard. Ogni paziente affetto da dolore pelvico cronico è un caso a sé. I sintomi, le cause del dolore, le ripercussioni fisiche sono soggettivi e assolutamente personali. Per questo dopo la diagnosi ad ogni paziente viene indicata una terapia mirata e personalizzata, creata in base ai risultati diagnostici e alle sue esigenze specifiche.
In estrema sintesi, quindi, le opinioni, seppur legittime, sono solo opinioni, mentre la medicina è scienza, si basa su dati e fatti certi. Dr. Google saprà anche tutto, ma sapete cosa gli manca? L’esperienza clinica. Quella che mettiamo in campo da oltre vent’anni e che ci ha aiutato a guarire più di 8000 pazienti. Non fidatevi di noi: fidatevi di loro. Leggete le loro testimonianze!