Fare diagnosi certa di Sindrome del Dolore Pelvico Cronico non è sempre facile: dietro a questa sindrome infatti, si nascondono molti nomi.
Si chiama Diagnosi Differenziale, quella che i medici devono fare prima di definire a quale malattia si riferiscono i sintomi. Innanzitutto devono visitare, poi valutare quali accertamenti fare per escludere le malattie che sono legate agli organi dove si sentono i sintomi (vescica, intestino retto, organi sessuali) e quindi accertare che i nervi, i muscoli e il bacino (cioè la pelvi) funzionino correttamente. La diagnosi che all’inizio vi è stata proposta dipende dalla specializzazione del medico che vi ha visitato
Se siete stati dallo specialista in Urologia, queste sono le più probabili diagnosi iniziali:
- Prostatite cronica, Sindrome della vescica dolorosa, cistite, testicolodinia, scrotalgia.
- Se siete state visitate dallo specialista in Ginecologia, allora è possibile che vi abbia parlato di endometriosi, vulvodinia, dispareunia.
- Se invece siete andati dallo specialista Colo-proctologo o dal Gastroenterologo, forse avrete ricevuto questa prima diagnosi: sindrome del colon irritabile, emorroidi, proctalgia fugax, sindrome del dolore ano-rettale.
- E forse se siete stati indirizzati dallo specialista in Psicologia perché oltre ai sintomi nelle parti intime, il vostro umore si è veramente deteriorato, allora vi avrà parlato di depressione, stress, ansia. E dall’andrologo disfunzione erettile o eiaculazione precoce.
Accertare in modo approfondito il Dolore Pelvico Cronico è possibile: le linee guida internazionali sono molto precise a riguardo. Si tratta di un problema complesso cha ha dimensioni biologiche-psicologiche e sociali che necessita di una presa in carico da parte di team multidisciplinari che abbiano maturato esperienza in questo campo e preparati scientificamente. Troppo spesso infatti, la mancanza di una diagnosi precisa e approfondita, rischia di far perdere tempo prezioso e ritardare il momento della cura.