Solitamente si riconosce in ottobre il mese della prevenzione: nasce inizialmente per sensibilizzare contro i tumori femminili come il cancro al seno ma nel tempo si è diffuso fino ad abbracciare l’intero arco della Medicina, coinvolgendo diversi centri e specialisti, dai dentisti ai ginecologi passando per oculisti e fisioterapisti. Ma la prevenzione non può e non deve durare un solo mese all’anno : deve entrare a buon diritto nella nostra quotidianità.
La prevenzione, infatti, per essere efficace deve diventare una costante della nostra vita, con l’introduzione di buone pratiche a tavola, la scelta di un’alimentazione sana ed equilibrata, ricorso all’attività fisica, la riduzione di possibili cause di stress.
Alla base della salute sempre più ricerche dimostrano esserci una sana e corretta alimentazione, che deve partire già dalla scuola con programmi educativi appositamente studiati per insegnare un corretto comportamento alimentare che eviti ad esempio eccessi di grassi e zuccheri, oggi abusati, alla lunga pericolosi per il nostro benessere.
Accanto a questo, ovviamente, merita un discorso a parte la prevenzione intesa come messa in opera di tutte quelle azioni che possono consentire di evitare l’insorgere di una malattia o la sua scoperta ai primi stadi in modo da rendere più efficaci le cure e garantirsi maggiori possibilità di guarigione completa.
Quando si parla di prevenzione la maggior parte di noi pensa immediatamente alle malattie tumorali. Gli screening preventivi servono proprio a tenere sotto controllo il possibile insorgere di queste patologie, che oggi, grazie alla ricerca se scoperte e diagnosticate molto presto, hanno percentuali di sopravvivenza fino a pochi decenni fa insperabili.
Ma la prevenzione passa anche dalla presa di coscienza che il nostro benessere è profondamente collegato con lo stato di salute. Stare bene e sentirsi bene, infatti, vengono spesso usati come sinonimi.
Prevenzione per impedire il progredire delle malattie
La prevenzione è fondamentale anche e soprattutto per alcune patologie legate alla pelvi. Perché se non possiamo impedire alle malattie di accadere, possiamo cercare di impedire che si sviluppino e progrediscano troppo in fretta. Possiamo prevenire il peggioramento della sintomatologia agendo con gli strumenti che la medicina ci mette oggi a disposizione.
Sapete che un problema di stitichezza può essere causa di mal di schiena? O ancora che problemi digestivi magari legati ad una cattiva postura o ad un disallineamento dell’apparato digerente possono provocare l’insorgere di un certo tipo di emicrania?
Al Centro della Pelvi accogliamo ogni anno centinaia di pazienti che lamentano problematiche nell’area della pelvi.e che aspirano ad una diagnosi per poter finalmente iniziare una cura. La pelvi però non è un unicum: è un labirinto di muscoli, nervi, tessuto fasciale e organi interni. Per capire quale può essere il problema è importante osservare il paziente con un approccio multidisciplinare e integrato, proprio quello che è alla base del Metodo Malaguti Lamarche. Non fermarsi al sintomo riferito, ma indagare più a fondo per scoprire, per esempio, connessioni con altri organi.
La prima cosa e più importante da fare sempre è ascoltare il nostro corpo. È proprio il nostro corpo il primo megafono del nostro benessere. Un dolore localizzato in una parte del corpo o una difficoltà nell’espletare una funzione fisiologica possono essere segnali che qualcosa non va. In ogni fase della vita è bene conoscere il proprio corpo: durante la gravidanza, per esempio, il corpo della donna subisce delle profonde trasformazioni che potrebbero avere strascichi.
Ascoltare i segnali che ci manda il nostro corpo è il primo passo, il secondo, non meno importante, è rivolgersi ad uno specialista che sia in grado di interpretarli nel modo corretto.
Negli oltre 30 anni di attività abbiamo incontrato migliaia di pazienti che arrivavano da noi in preda al più totale sconforto dopo aver passato letteralmente anni e anni a chiedere consulti medici che spesso si concludevano con un nulla di fatto. Senza evidenze fisiologiche come può esserci una malattia? Questo perché il loro problema non è una semplice malattia, ma una sindrome ben più complessa, la neuropatia del nervo pudendo, meglio conosciuta anche come dolore pelvico cronico.