La vulvodinia è un dolore percepito nell’area genitale, principalmente sulla vulva, ovvero la parte di genitali esterni dell’apparato riproduttivo femminile. È una condizione dolorosa cronica che può arrivare a colpire fino al 16% delle donne di ogni età.
Talvolta il dolore è spontaneo, oppure provocato dal contatto con gli indumenti, talvolta, infine, può essere legato al rapporto sessuale. In questo caso specifico, ovvero, quando il dolore si acutizza durante la penetrazione, si parla di dispareunia. Questa sintomatologia dolorosa afferisce alla sindrome del dolore pelvico cronico e può diventare invalidante oltre che influenzare negativamente anche le più semplici attività quotidiane, come camminare, lo stare seduti, il dormire.
Indagare le cause della vulvodinia non è affatto semplice: in alcuni casi il dolore o bruciore può essere causato da un’infiammazione o da una lesione locale, in altri può dipendere da una problematica nervosa. Il fastidio può presentarsi anche a seguito di un intervento chirurgico, per esempio per un prolasso vaginale o rettale, dopo un trauma al bacino, o ancora per la cicatrice di una episiotomia effettuata durante un parto.
Una delle motivazioni per cui è così difficile diagnosticare la vulvodinia è che tipicamente non presenta segni visibili, per capire di cosa si tratta occorre approfondire la storia della paziente, attraverso un’accurata anamnesi, esami clinici specifici e un profondo dialogo che indaghi anche le possibili cause psico sociali.
La vulvodinia ha pesanti ricadute sulle attività quotidiane e tocca profondamente la sfera intima della donna, può quindi influenzare negativamente anche i rapporti interpersonali oltre che naturalmente quelli sessuali. In caso il dolore sia riferito soltanto a seguito dell’attività sessuale, occorre predisporre una serie di esami diagnostici utili a inquadrare le possibili cause neurologiche, indagando per esempio la presenza di una neuropatia o l’eventuale disfunzione della muscolatura o del tessuto legamentoso della pelvi.
Un altro dato da considerare in caso di vulvodinia sono le ricadute emotive e psicologiche. Soprattutto quando la diagnosi tarda ad arrivare sono molto frequenti sintomi come depressione, ansia, irritabilità, stress, calo del desiderio sessuale, che possono ulteriormente peggiorare la qualità della vita e far sentire la donna a disagio col proprio corpo e nella relazione con il partner.
L’approccio integrato e multidisciplinare dello Studio Malaguti Lamarche parte proprio dalla presa in carico del paziente a 360° al fine di assicurare una diagnosi della vulvodinia in tempistiche certe, per dare modo alla terapia di curare la causa fisiologica del problema, evitando al contempo l’insorgere di problematiche psico sociali correlate.