La vulvodinia è una condizione devastante di un dolore cronico alla vulva che rende i movimenti quotidiani, lo stare sedute, l’attività sessuale e persino l’inserimento di un tampone vaginale, uno strazio.
“Certamente avere rapporti sessuali è impossibile.”
Non esistono statistiche ufficiali sul numero di donne che vivono con la vulvodinia, tuttavia si stima che moltissime evitino di chiedere aiuto, precipitando una una vita caratterizzata dal dolore.
Ma cos’é la vulvodinia?
La vulva è l’area del corpo femminile che include i genitali esterni, il pube, l’apertura vaginale, il clitoride, le piccole labbra, le grandi labbra, l’uretra, il perineo e la pelle tra queste parti.
La vulvodinia è perciò il persistente ed inspiegabile dolore alla vulva che colpisce le donne di qualsiasi età. Può peggiorare durante i rapporti, giustificando quindi l’evitamento e la graduale perdita di naturalezza e confidenza nonché il desiderio di averne.
Molte delle nostre pazienti lo descrivono così:
“un bruciore, una puntura di spilli, una frenesia”,
“il dolore è comunque costante e il contatto con gli indumenti intimi è insopportabile”,
“il dolore peggiora con il contatto, durante i rapporti ma anche se sto seduta”,
“il dolore è profondo ma si irradia verso l’ano e a volte ai glutei e alle gambe”.
Come si cura la vulvodinia?
Se esaminiamo la zona che fa male, non troviamo però nulla di anormale: non c’é nessuna ferita o segno di malattia.
Normalmente non sono efficaci farmaci per il dolore, come gli anti-infiammatori o gli oppiacei.
Infatti il dolore è lo specchio di un cattivo funzionamento dei nervi che forniscono la sensibilità alla zona: una neuropatia a questo livello è la causa dell’ipersensibilità della vulva.
Farmaci antinevralgici (gabapentin, pregabalin) ed antidepressivi (amitriptilina) vengono spesso prescritti, tuttavia dato che hanno importanti effetti collaterali (stanchezza, vertigini, secchezza della bocca e stipsi) è necessario che la diagnosi della neuropatia del pudendo venga accertata prima di trattare i sintomi.
Fondamentale tuttavia è indagare la causa che ha portato i nervi a soffrire, per evitare pericolose ricadute ed assicurare una cura definitiva.