Qualche settimana fa è scoppiata una grande polemica sui social media a seguito delle dichiarazioni del parlamentare del Movimento 5 Stelle che a proposito del mancato abbassamento dell’ Iva sugli assorbenti femminili ha dichiarato “si torni ai pannolini lavabili e le donne usino la coppetta mestrualeper il bene dell’ambiente”. Molte donne si sono adirate con D’Uva per aver semplificato un gesto di cui non essendo donna non ha alcuna consapevolezza concreta. Una simile dichiarazione, fatta da un uomo, ha suscitato un’ondata di sdegno sui social e una marea di risposte piccate. Lasciando cadere il discorso sulla polemica politica, proviamo a fare un po’ di chiarezza proprio in merito all’utilizzo della coppetta mestruale, un dispositivo di cui si sente parlare sempre più spesso, ma su cui molte donne nutrono ancora numerosi di dubbi. Per chiarirli, ecco alcuni consigli.
La coppetta mestruale è un ottimo dispositivo per le donne durante il ciclo, ma come nel caso di tutti gli altri dispositivi come tamponi interni o assorbenti esterni è bene ricordare che non è lo strumento in sé a creare problemi ma il modo, spesso errato, in cui viene utilizzato.
Ma veniamo al lato pratico. L’idea del parlamentare è che l’utilizzo della coppetta eviterebbe l’inquinamento provocato dagli assorbenti tradizionali. Senza dubbio questo è oggettivo, ma è davvero possibile per una donna che lavora fuori casa 8 ore al giorno scegliere la coppetta mestruale? Sì e no. Vediamo in dettaglio perché.
La coppetta andrebbe sterilizzata ad ogni utilizzo per questioni igieniche e per evitare il rischio di infezioni. Ciò significa che se una donna si trova al lavoro dovrebbe avere con sé una o due coppette sterilizzate in precedenza da usare al momento del cambio, e non potendo provvedere alla sterilizzazione seduta stante. Per due ragioni, una temporale (quanto tempo ci vuole per svuotare la coppetta, sciacquarla e metterla a sterilizzare?) e una meramente pratica (dove potrebbe compiere queste azioni? Nel bagno dell’ufficio o del luogo di lavoro?).
Il corretto utilizzo della coppetta prevede una serie di attenzioni, ed è importante che le donne le conoscano bene per utilizzare lo strumento nel modo migliore e valutando i pro e i contro nel loro specifico caso. La scelta del dispositivo per le mestruazioni più adatto è del tutto personale e soggettiva e può mutare nel tempo. Per esempio, prima di una gravidanza per la conformazione stessa dell’utero molte donne utilizzano il tampone interno senza problemi, dopo un parto potrebbero trovare lo stesso tampone poco efficace o essere costrette a cambiarlo con maggiore frequenza, preferendo dunque indossare un assorbente tradizionale usa e getta.
La scelta dev’essere il più possibile livera, in armonia con sé stesse e con il proprio corpo.