World Women Bladder Disorders Day 26-30 Novembre 2012

Malaguti e Lamarche: “Nella postura si scopre il ‘codice segreto’ delle disfunzioni vescicali. Spazio ad un approccio multidisciplinare”. Il Centro Medico Malaguti Lamarche di Milano aderisce al World Women Bladder Disorders Day (26 – 30 Novembre 2012) promosso dall’AIUG (Associazione Italiana di Uroginecologia) e nella giornata del 29 Novembre resterà aperto gratuitamente per fornire informazioni su infezioni, incontinenza, dolore e prolasso urogenitale. Milano, 26 novembre 2012 – L’incontinenza urinaria femminile è una delle disfunzioni pelvi-perineali più diffuse, colpisce più di 2 milioni di donne ed assieme al dolore pelvico cronico, è una condizione che sconta una scarsa sensibilità diagnostica e troppi ritardi. Stesse difficoltà condivise da chi soffre di cistite interstiziale, endometriosi, vulvodinia, dispareunia, infezioni urinarie ricorrenti e prolasso urogenitale.

“Tutte queste condizioni, che interessano un’area centrale del nostro corpo, limitano fortemente la qualità della vita delle donne e in moltissimi casi possono persino influenzare la fertilità; quando c’é anche dolore troppo spesso i segnali vengono sottovalutati dagli specialisti attribuendone l’origine a presunte cause psicologiche, stress o ansia, e costringendo le donne a una ‘convivenza’ forzata con il problema”, spiega Silvia Malaguti, neurologa e neurosifiologa del Centro Medico di Neurofisiologia e Biomeccanica applicata alle disfunzioni pelvi-perineali di Milano che aderisce al World Women Bladder Disorders Day (26 – 30 novembre 2012) iniziativa internazionale promossa in Italia dall’ Aiug (Associazione italiana di uroginecologia). Il Centro resterà aperto l’intera giornata, il prossimo 29 novembre, per fornire gratuitamente ascolto e informazioni al pubblico sulle tematiche delle disfunzioni pelvi-perineali e sulla prevenzione del dolore pelvico cronico (per ulteriori dettagli si può chiamare il Tel 02 43995102 oppure visitare il sito www.malagutilamarche.it).

Le donne che soffrono di dolore pelvico e di disfunzioni pelviche riferiscono spesso di aver ricevuto scarsa attenzione o prescrizione di farmaci che ‘soffocano’ il sintomo, ma non curano la patologia. “In questo modo si perde tempo prezioso per la cura e per la prevenzione di altre patologie collegate – dichiara Jacques Lamarche, Osteopata ed esperto in Biomeccanica Clinica – e il rischio è arrivare a un punto in cui il dolore prende il sopravvento e l’unica soluzione appare essere la chirurgia, che è una strada senza ritorno, riservata a casi attentamente selezionati perché può alterare definitivamente delicati equilibri”. In Italia sono oltre 6 milioni le persone che soffrono di disfunzioni pelviche, 15 milioni quelle che convivono con posture errate. che possono causare un cortocircuito che dà vita a dolore pelvico, disfunzioni erettili, incontinenza urinaria o fecale, stipsi e molti altri disturbi di diversa importanza, tutti con pesanti ripercussioni sulla qualità della vita, sulla psiche e sulla socialità. Il dolore pelvico colpisce il 15-20% delle donne in età fertile.

L’endometriosi, uno sviluppo anomalo del tessuto dell’utero, interessa da sola 3 milioni di italiane e si presenta con dolore e fitte soprattutto durante il ciclo mestruale o dopo l’ovulazione. Il 15% delle donne che ha problemi di infertilità presenta anche difficoltà legate all’endometriosi. La vulvodinia colpisce 1 donna su 10 e può manifestarsi con un dolore spontaneo oppure provocato dalla penetrazione. La cistite interstiziale, o sindrome della vescica dolorosa, è causata da un’infiammazione che interessa lo spazio tra la muscolatura della vescica e il rivestimento interno della vescica, è comune al 7% della popolazione femminile: provoca alcuni disturbi simili a quelli della cistite batterica, come il bisogno di andare in bagno di frequente, e per questo vengono spesso confusi e curati erroneamente con antibiotici. Solo il 9,7% delle donne riceve, infatti, una diagnosi di cistite interstiziale in tempi rapidi. “Uno dei motivi – sottolinea Malaguti – è la mancanza di un approccio multidisciplinare alle disfunzioni pelvi-perineali e di una diagnosi approfondita che riguardi la corretta funzionalità delle vie nervose, le stesse che controllano attività fondamentali come lo svuotamento vescicale e tra le quali c’è il nervo Pudendo, “regista” di funzioni importantissime. Per questo è importante ascoltare attentamente quello che i pazienti hanno da raccontare sulle loro esperienze con il dolore prima di procedere alla presa in carico e alla terapia”.

Nel caso dell’incontinenza urinaria, ad esempio, è essenziale procedere ad un esame completo della efficienza nervosa, ma anche ad un’analisi accurata dei rapporti di simmetria che devono esserci tra nervi, scheletro e muscoli, perché è in questo “codice segreto” che si nasconde spesso l’origine del dolore cronico. “I pazienti si stupiscono quando durante l’esame posturale – spiega Lamarche – viene loro chiesto di ricordare se hanno subito, anche anni prima, traumi come banali cadute o fratture anche in punti del corpo distanti dal pavimento-pelvico, come un piede o una spalla. Esiste infatti una stretta relazione tra il modo in cui la postura viene modificata da piccoli incidenti o da abitudini sbagliate – continua – e la funzionalità dell’area pelvica, vescica compresa. Lo stupore svanisce quando – conclude Lamarche – procediamo insieme, tramite esercizi mirati, ad una riorganizzazione biomeccanica della postura e dei movimenti, a conclusione della quale si avvertono benefici immediati sulla disfunzione e un recupero rapido della qualità della vita, che influenza positivamente anche l’umore”.

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