Il dolore pelvico cronico nell’uomo: un disturbo da non sottovalutare

Dolore pelvico cronico uomo

Il dolore pelvico cronico è solo un disturbo femminile? Per nulla: il dolore pelvico cronico colpisce gli uomini molto più frequentemente di quanto si creda. Se statisticamente le donne sembrano essere più colpite dalle diverse manifestazioni del dolore pelvico cronico e dalla nevralgia del pudendo, non sono rari i casi di uomini che già prima dei cinquant’anni mostrano sintomi di problematiche relative alla zona pelvica.

Dai dati più recenti si stima che circa il 15% della popolazione maschile soffra di disfunzioni urinarie o sessuali, che possono compromettere la salute e il benessere psico sociale. Pubalgie, prostatiti o ancora cistiti incrinano l’autostima, peggiorano drasticamente la qualità della vita e di conseguenza le relazioni. In molti casi queste patologie non sono riconducibili ad un problema fisiologico, ma rientrano nell’ambito delle disfunzioni pelviche.

Anche nell’uomo, infatti, il pavimento pelvico assolve svariate funzioni fondamentali: i muscoli sono costantemente in contrazione e rilascio per stabilizzare la postura e consentire di muoverci in maniera coordinata, i nervi sostengono l’azione muscolare, gli organi interni espletano funzioni vitali. Un equilibrio potente che consente di vivere una vita e una sessualità appagante.

E quando questo equilibrio si rompe insorgono i problemi. A questo occorre aggiungere che spesso gli uomini sono più restii a parlare con il medico, soprattutto in caso di problemi o dolori pelvici, soprattutto quando percepiscono che si tratterà di un lungo confronto.

Statisticamente non sono molti gli uomini che periodicamente fanno visite preventive dall’andrologo, a differenza delle donne, che già a partire dalla pubertà in genere vedono la ginecologa almeno una volta ogni due anni.

Gli uomini, forse per motivi culturali e forse per un tabù duro a morire a confessare dolori o disfunzioni degli organi genitali maschili, si sottraggono spesso ai controlli o si rivolgono al medico solo quando non possono più farne a meno. La tempestività nella diagnosi di queste patologie, però, è assolutamente fondamentale affinché la terapia sia più efficace e risolutiva.

La sintomatologia più frequente per l’uomo è quasi sempre inizialmente ricondotta a una problematica prostatica: difficoltà o bruciore nella minzione, incontinenza, o ancora difficoltà nella vita sessuale. Nei fatti, però, ognuno di questi sintomi può avere una diversa genesi e una causa precisa, che solo un’attenta diagnosi può aiutare a comprendere e a curare, con una terapia che deve essere personalizzata e diversificata in base alle singole esigenze.

La prostatite, per esempio, è una infiammazione della ghiandola genitale maschile, fondamentale nella produzione del liquido prostatico, veicolo e nutrimento dello sperma. Problematiche alla prostata trascurate o non curate come si deve possono avere conseguenze sulla vita sessuale e riproduttiva soprattutto nei soggetti più giovani.

La pubalgia viene spesso erroneamente messa in relazione solo alla pratica sportiva professionistica, poiché se ne sente spesso parlare in relazione a sport fisici. Invece, riguarda sia uomini sia donne anche non sportivi e coinvolge la zona del pube, ovvero inguine, interno coscia e sinfisi pubica. La sintomatologia oltre che molto dolorosa è spesso invalidante, per esempio, sul lavoro per chi è obbligato a stare molte ore seduto.

La cistite maschile, molto meno frequente di quella femminile, è una condizione dolorosa e invalidante, che proprio come quella della donna, necessita di una terapia antibiotica solo in caso sia di origine batterica; se la causa è funzionale, proprio come accade per le donne è necessario cambiare approccio, sia alla diagnosi sia nella terapia.

La neuropatia del pudendo, infine, è una condizione molto dolorosa la cui genesi è sempre associata ad un trauma al nervo pudendo, uno dei nervi più importanti del corpo umano che collega pube, osso sacro e coccige, in genere una lesione, che in base al punto preciso in cui avviene, provoca un dolore più o meno acuto, e maggiori o minori difficoltà motorie.

Il dolore pelvico cronico maschile, esattamente come quello femminile, ha un tratto comune: prima si arriva ad una diagnosi, prima una terapia personalizzata potrà risolverlo. Diagnosi precoce e una terapia personalizzata sono fondamentali per recuperare la forma fisica, risolvere la causa e superare il dolore, evitando che si ripresenti.

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